Rifondazione Cesena. Toscano va confermato anche in D, in caso di fallimento pilotato

Rifondazione Cesena. Toscano va confermato anche in D, in caso di fallimento pilotato

RIFONDAZIONE.

Nelle more di conoscere quale tra le parti in causa ha il sangue freddo più freddo, divertiamoci a capire quale potrebbe essere il modo migliore di ripartire. Perché è evidente che qualcosa bisogna cambiare, qualcosa bisogna rompere, altrimenti rimaniamo in serie C altri vent’anni.

Per prima cosa, sollecitati come sempre dai media partner, veniamo a scoprire che da 4anni le mura amiche del Manuzzi, sono diventate delle mura matrigne che ci fanno perdere punti. Avendo collezionato uno stuolo di allenatori e giocatori senza palle, acquistati da dirigenti parimenti senza palle; allenatori, giocatori e dirigenti non perdono occasione per pigolare come pulcini bagnati sulle tensioni, la negatività, le pressioni ecc che si respirano al Manuzzi. Quindi la soluzione è semplice, l’acquisto di abbonamenti virtuali (come si direbbe oggi NFC) e la chiusura del Manuzzi al pubblico di casa.

Poi in seconda battuta, per agevolare eventuali speculazioni immobiliari, si potrebbe costruire un nuovo stadio, con annesse pertinenze commerciali e residenziali, ma un nuovo stadio molto scomodo, senza copertura, magari con una curva fatta di pali innocenti, giusto per blandire la parte agĂŠe della tifoseria.

Veniamo quindi introdotti al secondo, non meno spinoso, argomento. Questi tifosi, non parlo per la maggioranza, che umilmente seguono la squadra senza farsi domande, tenuti uniti dai border collie dei media partner, ma di una fastidiosa minoranza, che si ostina a ragionare con la propria testa.

Scusate, non mi riferisco a quelli del no al sabato, no al green pass, no a Scalabrelli, no a questo e no a quello; quei protagonismi da diporto che ci fanno sentire vivi e protagonisti, almeno per quel famoso quarto d’ora di celebrità invocato dalla De Filippi e da Andy Warhol. No, mi riferisco ai tifosi mai contenti, quelli che il calcio sia un business dove nessuno fa beneficienza e che se pago l’abbonamento esigo un comportamento professionale da parte della società. Ci avete mai pensato? Voi che pagate per assistere ad una partita (non quelli che entrano sempre gratis e devono per forza essere d’accordo con chi li fa entrare gratis) dicevo, chi paga il biglietto, ha il ragionevole auspicio che i propri soldi contribuiscano alla gestione di una azienda, non di un suq mediorientale.

Quindi, via lo stadio, via i tifosi, solo questo ci farĂ  guadagnare almeno 10 punti a campionato.

Il sintetico. Altri 5 o 6 punti dovranno arrivare dal sintetico. Il prato del Manuzzi, dopo anni di stenti, sta tornando ad un livello cromatico accettabile. Si dovrebbero investire alcuni milioni di euro, pagandoli ad una societĂ  di San Marino che incarichi un altro paio di societĂ  di rifare il manto del Manuzzi con un sintetico di vecchia generazione che possa sfasciare muscoli e tendini dei giocatori.

Il settore giovanile. Non ci siamo per niente. Il settore giovanile del Cesena è immenso, dispersivo, poco redditizio, drena risorse che invece potrebbero essere destinate ai benefit per i dirigenti. Va quindi smantellato. Su questo punto, va dato atto che si è iniziato un percorso virtuoso, che però bisogna necessariamente accelerare al massimo.

Il tecnico. Va tenuto assolutamente Toscano, ha dimostrato di poter prendere le giuste decisioni, seppur anti popolari (basti pensare all’affaire portiere), e di saper motivare i propri uomini. C’è poi la sapienza tattica che tutti abbiamo potuto palpeggiare in questa annata di t(ri)onfi. Del resto, diciamoci la verità, pochi sarebbero i candidati disponibili a sostituirlo. A parte vecchi cavalli di ritorno oramai inadatti. 8 punti li porta anche Toscano.

Media partner. Tutti i giornalisti, anzi tutti quelli che esprimono pareri pubblicamente dovranno essere vagliati attraverso un filtro che ne valuti l’allineamento, in modo che i pochissimi esseri senzienti che abbiano pensieri non coerenti siano isolati e ricondotti a più miti consigli. Altri 4punti almeno dal censore.

Lega PRO. La serie C non è la nostra dimensione, diciamolo apertamente. Sarebbe necessario scalare in D per affrontare un campionato alla nostra portata. Se ne sono accorti nelle stanze dei bottoni, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo ‘e il’. Pensa che ti ripensa, pare che sia percorribile la strada del fallimento pilotato. In questo modo ripartire dai campi non professionistici, con un bel derby a Forlì e accantonare le costose trasferte in meridione come Rimini. Ancora tutto da decidere, ma il fallimento pilotato non pare così improbabile, il problema sarà trovare un pilota.