L’avvocato di New York “punta” il Ravenna. Brunelli pronto a trattare

L’avvocato di New York “punta” il Ravenna. Brunelli pronto a trattare

Entra nel vivo la trattativa per la vendita del Ravenna Fc. A Imola, infatti, sarebbe andato in scena in questi giorni l’incontro ufficiale tra l’associazione Ravenna Fc 1913 – socio di maggioranza e controllante del Ravenna Fc – un advisor avvolto dalla massima segretezza.
Un incontro, quello recente, che sarebbe solo uno di una lunga serie. Il primo infatti pare sia avvenuto già a metà settembre dello scorso anno e da allora le frequentazioni con i soci del Ravenna Fc sono state continue. Facilitate anche dal fatto che l’advisor parla benissimo italiano, sua moglie è di Pesaro, e in Italia viene spesso per piacere ma anche per ragioni lavorative. Non sarebbe infatti novizio al mondo pallonaro, pare che di recente abbia chiuso una proficua esperienza biennale quale presidente di un club di Lega Pro, sebbene non fosse il socio di maggioranza ma detenesse solo il 3% delle quote.
Ma chi è costui? I ben informati sostengono che dal 1996 diriga una società che forma e gestisce fondi di private equity per conto proprio e dei suoi partner operativi e finanziari. La sede è a Manhattan, sulla 57ª Strada, una delle più “ricche” di New York. Nel portfolio della società verrebbero addirittura citati marchi come Calvin Klein, Fendi, Byblos, Fausto Bengala, Gianfranco Ferrè, ma anche la Nasa, quasi tutte le compagnie aeree statunitensi, lo Stato italiano (per forniture di gpl e per l’accordo che portò la Breda, ora Hitachi Rail, a costruire la Muni, la metro leggera di San Francisco) e quello di San Marino.
Dopo aver iniziato la sua carriera legale nel 1989 come procuratore marittimo, il misterioso avvocato tanto interessato ai colori giallorossi ha sviluppato profonde relazioni internazionali e in questi anni ha svolto duediligence per società di oltre venti nazioni. Una delle sue passioni, da buon americano, è il soccer e prima della pandemia organizzava camp pergiovani soccer player a New York. Camp a cui hanno preso parte allenatori italiani, viste le collaborazioni instaurate con Milan e Genoa.
Da tempo l’avvocato ha in testa l’ingresso nel mondo dello sport. Ma essendo lo sport americano “chiuso” l’attenzione di tutti è spostata verso l’Europa. Ad affascinare gli statunitensi c’è anche il meccanismo delle promozioni: più sali di livello e più elevato può essere il guadagno.
Una volta deciso di sondare il mercato italiano, per l’avvocato non è stato difficile puntare il Ravenna, che già aveva avuto modo di conoscere per il prestigioso nome in passato. E una volta allacciato il rapporto con il presidente Brunelli, si dice che i summit siano stati molteplici. Avrebbe anche visto il Ravenna dal vivo, non al Benelli ma al Morgagni nel grande successo sul derby di Romagna con il Forlì. È rimasto entusiasta di tutto, tifosi compresi.
Ora che è libero da vincoli con altri club minori, sarebbe già pronto ad entrare nella compagine bizantina (da capire se a titolo personale o come “gestore” di un fondo) ed è disposto a farlo alle condizioni del Ravenna. Al punto che pare felicissimo di poter avere al suo fianco più soci possibili. La trattativa è ben avviata ma resta complessa. Di certo, molti soci vorrebbero riuscire a chiuderla entro gennaio per evitare l’emissione di un prestito obbligazionario da 600mila euro. Di certo, tutti i soci si fideranno solo nel momento in cui ci saranno non solo le firme ma anche il bonifico che garantirà l’acquisto delle azioni.