Fonte: Quotidiano Sportivo
L’unica certezza è che lui non scenderà in campo. Thomas Bonandi, colpo ad effetto del mercato del Forlì ma subito costretto ai box, sarà il grande assente della sfida, di cui è (doppio) ex tra i tantissimi, con la Sammaurese, in programma domenica (ore 20.30) sotto i riflettori del ‘Morgagni’. Molto più che un derby, un vero e proprio ‘affare di famiglia’.
Bonandi, innanzitutto come sta?
“Diciamo che me la sono vista brutta… E invece, tutto sommato, è andata meglio del previsto. La risonanza magnetica ha evidenziato una lesione al legamento collaterale del ginocchio sinistro e una al legamento crociato, quest’ultima però fortunatamente vicina all’inserzione femorale, zona molto vascolarizzata che favorisce la cicatrizzazione spontanea. Ora devo restare a riposo, poi tra due settimane dovrò effettuare una visita ortopedica. Certo, se ripenso al fermo immagine dell’infortunio mi vengono i brividi”.
L’inopinato scivolone al debutto contro il Progresso ripescato e in allestimento ha generato delusione e malumore tra i tifosi… Che ne vuole dire?
“Niente alibi, abbiamo sbagliato la partita. Dobbiamo capire gli errori commessi e rialzarci prontamente. Del resto, non eravamo fenomeni prima né siamo brocchi adesso”.
Quali argomenti ha usato Protti per convincerla a lasciare la Sammaurese?
“A lui mi lega un rapporto di lunga data… Aveva bisogno di me a Forlì, piazza nella quale in passato sono stato bene, e anche per riconoscenza nei suoi confronti ho accettato la proposta”.
A fine luglio dichiarò di non condividere la scelta di alcuni suoi compagni approdati in biancorosso. Vuole spiegarci?
“Sono cose tra me e loro… Molti hanno frainteso le mie parole e ci hanno marciato sopra ma preferisco lasciarli parlare. I miei compagni sanno perfettamente cosa intendevo dire”.
Che ricordi conserva della sua precedente esperienza nel Forlì targato Massimo Paci?
“Fu una stagione condizionata dal Covid, ricordo che il mister mi cambiò di ruolo schierandomi da trequartista; lui nutriva molta fiducia nelle mie qualità e mi teneva in grande considerazione. Personalmente, penso di aver offerto un contributo importante, in termini di gol e assist”.
Storicamente la Sammaurese è la bestia nera del Forlì: cosa scatta nei giallorossi quando incrociano il Galletto?
“Credo che i giornali abbiano sempre caricato troppo questa partita. Certo, fa piacere incontrare squadre blasonate come il Forlì, la Pistoiese, il Carpi, il Prato o il Ravenna, perché sono sfide che si preparano da sole ma in fondo in palio ci sono sempre tre punti”.
Contro il Forlì ha realizzato 6 gol, di cui uno con una favolosa rovesciata che permise alla Sammaurese di violare il ‘Morgagni’ l’11 novembre del 2018…
“Fu una prodezza per certi versi casuale, perché nacque su schema da calcio di punizione nel quale avevo semplicemente il compito di fare il ‘blocco’ sull’uomo a zona; direi che sono stato bravo per il 10% e fortunato per il 90%. Detto questo, uno dei gol certamente più spettacolari della mia carriera, al pari di quello realizzato con il Forlì nel 3-0 al Breno”.
Che derby sarà?
“Purtroppo non potrò scendere in campo, ma sono certo che ne uscirà un bel derby. Loro sono partiti forte, rifilando 4gol al Certaldo ma troveranno davanti un osso duro”.
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