RIMINI – In una partita ricca di colpi di scena, il Rimini ha fatto un regalo al Cesena e alla Romagna intera, battendo la Torres, attualmente seconda in classifica. Questo successo ha consentito al Cavalluccio di consolidare la leadership e di allungare il distacco dagli inseguitori.
Il match, che sembrava iniziasse con il rischio di una goleada a favore della Torres, ha visto una rapida inversione di tendenza a favore del Rimini. La Torres, guidata da Troise, tenta di mettere il Rimini in difficoltĂ con una tattica iniziale, ma i biancorossi riescono a ribaltare la situazione con una rimonta di tre gol.
Il Rimini ha adottato una difesa a cinque, con Megelaitis arretrato nel pacchetto difensivo e terzini improvvisati, marchio di fabbrica ormai consolidato. Il centrocampo ha visto Langella e Delcarro, con lâaggiunta di Lamesta in occasione. Ubaldi e Morra hanno formato la coppia offensiva.
Dopo quattordici minuti di pressione costante, la Torres riesce a passare in vantaggio con Fischnaller. Tuttavia, il Rimini riesce a rispondere rapidamente, grazie a Delcarro, che ha siglato il pareggio. Da quel momento in poi, la partita è stata dominata dal Rimini.
I biancorossi hanno preso fiducia e in casa Torres si sono verificate crepe nella difesa, soprattutto su calci piazzati. Il Rimini ha approfittato di questa situazione, segnando il secondo gol con Ubaldi dopo un tiro respinto. Il terzo gol è arrivato poco dopo, con Morra che ha colpito di testa su un corner di Lamesta.
Nonostante lâaspettativa di una reazione da parte della Torres, questa non è mai arrivata, almeno fino allâintervallo. Nel secondo tempo, la Torres ha cercato di rialzare la testa, ma si è scontrata con la resistenza del Rimini, anche quando i rivieraschi sono rimasti in dieci per lâespulsione di Morra.
Lâatteggiamento encomiabile del Rimini, che si è prodigato al solo fine di aiutare il Cesena, ha messo in luce lo spirito cooperativo tipico della Romagna e dei romagnoli. Un gesto che merita applausi e ammirazione per la sportivitĂ dimostrata in campo.
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