Cesena a metà tra Bologna e Rimini, due luoghi insopportabili. Ma la strada è quella giusta

Cesena a metà tra Bologna e Rimini, due luoghi insopportabili. Ma la strada è quella giusta

Sono qui da bubby’s che aspetto le mie patatine.
Un po’ annoiato, a guardare una partita bruttina del Cesena, con un Berti davvero sottotono e un De Rose sugli scudi.
Aspetto in questo ristorante simbolo, per la stampa cesenate, dove avvocati e giornalisti si incontrano per interviste tese.
Arrivano le patatine e i pancake con la panna, come si conviene accoppiare a queste latitudini e la cameriera si siede davanti a me chiedendomi se sono italiano.
From Cesena, between Bologna and Rimini… che strano.
Cesena si trova tra due luoghi insopportabili.
La partita non mi interessa più, la cameriera, un pochino di più, ma la mente si perde tra Bologna e Rimini.
Né carne, né pesce.
Bologna, club ricchissimo come il suo proprietario, organizzato, manageriale, serio, che scalda il cuore anche a qualche doppio sciarpista cesenate. Saputo, persona seria, paziente, che crea valore.
Rimini, beh, insomma, lasciamo perdere. Come si fa a trovare lo stomaco di passare il Rubicone? Se Cesare fosse vivo oggi, farebbe dietro front e tornerebbe in Francia.
Eppure c’è chi ci abita. Non me ne capacito.
Le stelle e le stalle.
E Cesena nel mezzo.

Una proprietà indefinita che paga un monte ingaggi notevole.
Una società indefinita che è prima in classifica.
Una squadra di guerrieri, che deve proteggersi dai raccomandati.
Un allenatore indomito, che ogni tanto dimentica di essere il leader.
Cosa faremo in serie B?
Non lo so, ma la cameriera si è stancata di parlare senza essere ascoltata e se ne va.
Chissà quanti avvocati a trilioni di dollari pranzano attorno a me?