Attraverso i buoni uffici della redazione di AllEliteRomagnaSoccer siamo riusciti ad intervistare l’avvocato Cerratini.
L’avvocato Cerratini si occupa a New York di facilitare l’investimento in Italia di facoltosi professionisti e imprenditori.
Avvocato, ci vuole spiegare in poche parole il suo lavoro?
“Certamente. Circa vent’anni fa ho capito che l’interesse ad investire in Italia era forte, ma spaventavano molto le difficoltà burocratiche, così ho pensato con i miei partner italiani di offrire un servizio chiavi in mano per investire in Italia”.
Che tipo di clienti si rivolgono a lei?
“Ci sono diverse categorie. C’è l’imprenditore o il professionista di origini italiane che vuole, anche per orgoglio, investire nel paese di origine di nonni o bisnonni, magari perché in casa li ha sentiti parlare italiano con i genitori.
Oppure c’è l’investitore più razionale, che intravede ghiotte possibile di guadagno.
Ancora il danaroso genitore che investe denaro per avviare la carriera del figlio”.
Addirittura?
“Certamente, voi in Italia avete un visione molto semplicistica della vita. In America del nord le famiglie investono somme consistenti per creare e avviare la carriera dei figli e mantenere per questo lo status sociale della famiglia”.
Ci spieghi meglio…
“Beh, in America chi ha i numeri e non ha i soldi deve lottare dall’asilo per assicurarsi una formazione o una carriera che gli consenta di emergere. Al contrario, chi ha i soldi ed è un bischero deve investire tantissimi soldi per costruirsi una carriera che gli consenta di preservare status e reddito.
Ad esempio, se sei il nuovo Bryant stai pur certo che ai Lakers ci arrivi.
Al contrario se sei una pantegana, pagando puoi trovare un ingaggio che ti consenta di creare un corsus honorum minimo per non vergognarti di te stesso”.
E qui entra in gioco lei?
“Esatto. In Italia le cose costano meno, anche le carriere, è un po’ come laurearsi alla normale di Pisa oppure all’università Nicolò Cusano con tutto il rispetto per le repubbliche marinare. Se io ho un figlio giocatore di basket scarso, e voglio fargli fare tre o quattro campionati professionistici, compro qualche quota di una società di basket bisognosa di soldi e faccio ingaggiare il pargolo”.
Incredibile…
“Tutt’altro, direi un normale scambio commerciale. Voi siete ancorati a retaggi oramai desueti, il mondo del professionismo sportivo non è per nulla differente da altri ambiti: scambi di denaro.
Passione, meritocrazia ed altri sentimentalismi sono inopportuni”.
Quali sono gli aspetti tecnici da curare in modo particolare?
“Di sicuro l’aspetto fiscale è preponderante.
Le varie possibilità di tax ruling tra USA ed Europa offrono opportunità significative per vantaggiose transizioni”.
Vuol dire che solo giocando sui vari regimi fiscali si possono ottenere vantaggi?
“Non solo vantaggi ma veri e propri guadagni. L’Europa e gli USA insieme sono una inesauribile fonte di ispirazione. Tra Irlanda, Delaware, Olanda e altri paradisi fiscali serve davvero molta fantasia per fare questo lavoro”.
Eccitante…
“Davvero, pensi che se io vendo i diritti di immagine ad una società olandese, puf, le tasse scompaiono come per magia”.
Sta pensando alle magliette?
“No, macché, io non entro mai nel merito di nulla, mi limito a dare consigli, suggerimenti, umili pareri”.
Avvocato chi paga il conto?
“Lei, è ovvio. Mi ha invitato, io sono venuto, ho risposto, ho bevuto e lei paga”.
Allora mi permetta di donarle anche una colomba pasquale, un dolce tipico abruzzese che fanno dalle parti di Bellaria – Igea Marina e una bottiglia di pagadebit della cantina Anita di Saiano. Grazie per la sua disponibilità.
“Ma grazie a lei per la squisita ospitalità e per il dolce omaggio”.
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