Impresa del duo Artico-Mignani. Calò: espulsione volontaria

Impresa del duo Artico-Mignani. Calò: espulsione volontaria

Franca Jolanda

Chi si apprestava a fare il funerale al dinamico duo Artico-Mignani si deve ricredere.

Oggi capolavoro tattico del mister, prima scelta del ds, che inventa un colpo di teatro e raddrizza una partita che pareva ampiamente compromessa.

Andiamo alla cronaca.
Il Cesena inizia garrulo e volitivo, ma come spesso accade in queste situazioni, ecco che un infortunio difensivo di Calò, su dormita di Tavsan, sancisce il vantaggio dei pugliesi.

Mignani, raffinato stratega, capisce che in mezzo al campo sono in troppi e chiede al duttile Calò di spaccare la faccia ad un avversario. Rosso diretto e inerzia della partita che cambia in modo decisivo.

Secondo tempo, il Cesena entra in campo con lo schema opossum e si finge morto. I giocatori non pressano, non passano, non scartano, si voltano dall’altra parte. Il Bari si rilassa.

E qui, il secondo capolavoro di Mignani.
Escono i gioielli del mercato di Artico Antonucci e Tavsan, ed entrano i gioielli del mercato di Artico, Kargbo, La Gumina e Bastoni (febbricitante). Artico collezionista di gioielli, il suo mercato andrebbe rinchiuso nella torre di Londra.

La partita si riapre con un colpo rapace di La Gumina, uno che, secondo qualche grande intenditore di soccer era venuto qui a fare primavera, uno voluto da Artico, per dire, uno che è già attenzionato da Spalletti, presente oggi in tribuna.

In tribunale invece andrebbero portati quei tifosi, si fa per dire, che contestano le scelte cristalline di società e DS.

Vai Artico, togliti qualche francia!

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