A proposito di clima speciale, sabato pomeriggio, un po’ a sorpresa, con le squadre di Siena e Cesena schierate a centrocampo prima del sorteggio e della palla al centro, all’Orogel Stadium Dino Manuzzi è partito dagli altoparlanti l’inno d’Italia (autore Goffredo Mameli, 1827-1849) mentre la curva di casa cantava “Gol gol gol Cesena gol” (Lucio di Cesenatico, 1947-2018). Si è trattato di una novità assoluta voluta dal co-presidente Robert Lewis, con il Cesena che in settimana aveva chiesto l’autorizzazione alla Lega.
Un’idea per rilanciare l’italico sport mediante l’utilizzo dello spirito americano applicato allo sport stesso. Un’idea innovativa nel mondo del soccer ma che pure qui in Italia è già fortunatamente in voga in altri ambiti: ad esempio, è ormai uso e costume consolidato da qualche anno nel basket di A2 e B.
In fondo è ora di sprovincializzarci, di andare oltre, di alzare lo sguardo. È arrivato il momento che anche Rimini e Ravenna – ma pure Forlì e Imolese – che assieme al Cesena compongono l’Elite del soccer nostrano prendano il giusto esempio e comincino a tramandare questo tipo di valori ai propri aficionados.
Che il celebre inno composto da Goffredo Mameli rieccheggi per sempre al Neri, al Benelli, al Morgagni e al Galli. Non solo al Manuzzi.
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