Fonte: Il Resto del Carlino
La straordinaria e superlativa vittoria nel derby di Romagna avrebbe dovuto infondere coraggio e nuova linfa vitale.
Invece il Ravenna finisce per capitolare nel derby d’Emilia-Romagna contro il Carpi. Una supremazia emiliana non così netta come il punteggio finale (1 a 3) possa lasciare intendere. Al Benelli hanno pesato i due grossolani errori di Capece in cabina di regia. Inutile il momentaneo pari di Marangon (su rigore al quarantesimo). Per i biancorossi timbrano Cicarevic (ex Rimini e Cesena, a segno due volte: al trentaseiesimo e al cinquantaquattresimo)e Boccaccini (al sessantaseiesimo).
«Se cercavamo stimoli e motivazioni per affrontare questo finale di stagione, eccole servite». Queste alcune delle parole – riportate da il Resto del Carlino – di Stefano Baldoni, tecnico giallorosso che ha sostituito lo squalificato Massimo Gadda. «Non credo si possa parlare di una beffa. Il Carpi è infatti un’ottima squadra. Nel primo tempo, dopo qualche iniziale difficoltà, grazie anche ad alcuni aggiustamenti in mezzo al campo, l’avevamo ‘messa a posto’, non solo dal punto di vista del risultato. Eravamo ripartiti bene pure nel secondo tempo. […] Purtroppo però gli episodi capitano e determinano il risultato. Già eravamo in emergenza, poi, in corso d’opera, abbiamo dovuto fare degli ulteriori adattamenti, con difficoltà supplementari. Nonostante tutto, la prestazione c’è stata». Mister Baldoni non se l’è sentita di gettare la croce addosso a Capece, protagonista in negativo dei primi due gol incassati dal Ravenna: «Sbaglia chi gioca. […] Con calma analizzeremo tutto. Un plauso va a tutta la rosa, non solo quelli che hanno giocato contro il Carpi.
Ripeto il concetto: il Carpi è un’ottima squadra e mi meraviglia un po’ vederlo così distante dalla vetta. Abbiamo giocato alla pari del Carpi e, l’avremmo voluta vincere. L’avevamo anche messa sui binari giusti. Cosa ci è mancato? Anche il gol, ovviamente. Ad esempio, sull’1-3, se fossimo riusciti a metterla dentro, il match si sarebbe completamente riaperto».
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