Ad un preciso istante: il Forlì, l’abbonamento e la tassa di soggiorno

Ad un preciso istante: il Forlì, l’abbonamento e la tassa di soggiorno

Il Forlì ha le forze e il budget per riprovare la corsa alla promozione in Serie C. Il presidente Cappelli, assieme a tutta la dirigenza biancorossa, lo ha fatto intendere con la serena convinzione di chi sente di avere una certa potenza di fuoco, dopo un prolungato silenzio per tutto quello che è successo. Riassunto della fine della primavera: raduni una moltitudine di persone che ti danno credito e vengono a vedere l’ultima gara di campionato in casa del Crema, poi finisce come tutti sanno (palla di qua e portiere di là per tutta la sera) quindi bocche cucite di lì in avanti.
Fresca delle ferite di una stagione sportiva da parecchi euro di passivo al mese, la società ha ribadito di volere ancora puntare al massimo. Una ambiziosa dichiarazione di intenti raccontata col sorriso, ma se le risorse ci sono, allora perché il Forlì dovrebbe aumentare i prezzi degli abbonamenti? Tra l’altro sarebbero aumenti che si notano, ma non così clamorosi e avrebbero un impatto relativo sul budget totale. Per una società che si dichiara pronta e attrezzata a livello economico, perché ricominciare da una mossa impopolare, dopo che l’ultima annata è finita in quel modo? La gente da sola non ti fa vincere il campionato (a meno che non metti tutti i forlivesi in porta, allora forse il pallone non entra… SAREBBE BASTATO CONFERMARE DE GORI!), ma nelle migliori puntate della storia del Forlì, le squadre ricettive verso il pubblico sapevano esaltarsi e nascevano salvezze impossibili in C, promozioni pazzesche dalla D alla C e così via.
Al di là di dove stia andando il soccer, i tantissimi abbonati dell’anno scorso non sono consumatori, sono tifosi. Non solo: sono tifosi che tifano per una squadra frutto di un percorso partito da lontano e costruito grazie ad un certo modo di fare soccer, da vedersi in uno stadio comodo e con una saggia politica dei prezzi. In un anno così difficile per tutto un territorio, tenere invariati i prezzi significa tendere una mano dopo un’estate in cui il soccer non ha addolcito nulla, anzi. Poi magari ci scappa la sorpresa e va a finire che l’aumento dell’abbonamento diventa una specie di tassa di soggiorno all’albergo per tenere qui il baby fenomeno Edoardo Eleonori. Ecco: questa sarebbe una mossa a sorpresa da società davvero forte, di quelle che vogliono lo stadio pieno di tifosi e non di consumatori.