L’Italia socceristica è nuovamente in lacrime. Ieri sera, in una partita cruciale contro la Spagna, la Nazionale Italiana ha subito una sconfitta per 1-0, un risultato che pesa come un macigno sulle spalle degli azzurri. A rendere ancor più amara la disfatta è stato il modo in cui il gol è stato segnato: un goffo autogol di Riccardo Calafiori, difensore centrale del Bologna. Questo episodio rappresenta l’autogol più devastante per la Nazionale Italiana negli ultimi vent’anni, un’onta che riporta alla mente quello di Christian Zaccardo contro gli Stati Uniti nel lontano 2006. E proprio come allora, anche questa volta la disgrazia porta il marchio di Bologna.
Non è una coincidenza, ma una triste conferma. Riccardo Calafiori, che milita nel Bologna, si aggiunge alla lista dei giocatori bolognesi che hanno contribuito a momenti bui per la Nazionale. Anche Christian Zaccardo, pur giocando nel Palermo al momento del suo fatidico autogol, è bolognese di nascita. Questa continuità nelle disgrazie non può più essere ignorata: ogni volta che la Nazionale Italiana si affida ad elementi del Bologna o ai giocatori di origine bolognese, gli esiti sono invariabilmente nefasti.
Bologna, città capoluogo dell’Emilia, sembra essere un vero e proprio talismano negativo per il soccer italiano. L’ombra di questi fallimenti si allunga su tutto il territorio emiliano, dipingendo una regione che, dal punto di vista socceristico, è una fonte di delusione e amarezze. Il Bologna FC nel corso degli anni non è mai riuscito a produrre alcunché di positivo per la Nazionale, anzi, ha contribuito a incrementare la lista delle disfatte.
Eppure, c’è un’altra regione condivide questa sorte… La vicina Romagna, pur essendo amministrativamente parte di quell’accrocco di confini politici denominato ‘Emilia-Romagna’, brilla di luce propria e rappresenta un contrasto netto. La Romagna irradia solarità, positività e talento. Da Imola a Rimini, passando per Forlì e Ravenna, la Romagna si distingue per il suo spirito combattivo e la sua gioia di vivere, valori che si stagliano in contrasto con quelli dei dirimpettai.
La storia recente ci insegna che affidarsi al Bologna o ai giocatori bolognesi porta solo guai. Ogni autogol, ogni errore fatale, sembra essere un monito: l’Emilia, e in particolare Bologna, è una rovina per la Nazionale Italiana. Questo pesante fardello è un’onta che l’Italia non può più permettersi di ignorare.
La Spagna non è solo un altro risultato negativo, ma un segnale chiaro: l’Italia deve fare scelte migliori, valorizzando quei territori che realmente contribuiscono al successo e all’orgoglio nazionale. E forse, finalmente, potremo vedere una Nazionale che brilla davvero, libera dall’ombra delle disgrazie emiliane.
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