Fonte: Alè Burdel
Riportiamo integralmente l’intervento a pag. 5 dell’ultimo numero di Alè Burdel
È il d-day: l’appuntamento con la storia che ritorna quasi tre lustri dopo per aprire nuovi capitoli e scongiurare record horror.
Ora o mai più. Ce lo ripetiamo tutti da settimane, non ci sono più prove d’appello: oggi è il giorno della verità. E della storia. Anzi, delle storie, perché ce ne sono tante che si intrecciano nei novanta minuti con il Montevarchi. La prima, quella fondamentale, è che l’ora e mezzo contro i toscani può riportare tl Rimini nei playoff per la Serie B quasi tre lustri e una marea di montagne russe dopo. Sono passati tredici campionati da quel 2009-2010 terminato con lo sfortunato e amaro scontro diretto post season con d Verona che scrisse i titoli di coda sulla lunga e felicissima stagione griffata Cocif. Sono seguite Serie D vinte (tre), fallimenti, retrocessioni beffarde (quella decisa “a tavolino” per il Covid con uno media punti superiore al Fano ma una partito e un punto in meno) e ripartenze societarie varie, ma mai una salvezza in terza serie e una doppia stagione consecutiva fra i professionisti.
Un aspetto, questo, che si trascura un po’ troppo nei ragionamenti emotivi figli del momento della squadra. Dare continuità alla Serie C è vitale per progettare, impostare e costruire un futuro e una salvezza senza paterni doveva essere ed era il primo vero obiettivo. Con l’occhio e l’obiettivo sempre ben puntati sulla zona playoff, abbracciata fin da subito e mai abbandonata nel corso del campionato. In un percorso magari opposto o quello che si potevo prevedere (un girone d’andata sopra le righe e forse le potenzialità e un ritorno molto sofferto), ma che oggi mette sul piatto la fase a spareggi per la B. Con la consapevolezza che non sarà quasi sicuramente questa la volta buona, ma di certo sarebbe un mettere piede in terreni diventati ahimè a dir poco insoliti per una generazione e mezzo di riminesi.
Ora o mai più dunque, un appuntamento con la storia che nei suoi corsi e ricorsi può riaprire pagine di un certo tipo e mettere il primo mattoncino di un altro futuro. Basta anche un punto per riuscirvi, ma, come detto, nei novanta minuti si intrecciano anche altre storte: con una vittoria si può entrare nella seconda fase anche da noni o addirittura ottavi in classifica e si eviterebbe di entrare nel libro delle storie… da dimenticare: mai in un intero secolo di campionati si è infatti chiuso il girone di ritorno senza vittorie casalinghe e mai si sono fatti più punti in trasferta che in casa. A oggi l’ultimo hurrà al Neri è quello di inizio dicembre con l’Ancona e 24 dei 46 punti sono arrivati lontano da Rimini: i tre col Montevarchi porterebbero a 2S e a scongiurare il record horror. Ale burdél, oggi scriviamo tutti insieme solo storie belle!!!
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