Artico è l’uomo giusto dopo l’anonimo interregno di Stefanelli

Artico è l’uomo giusto dopo l’anonimo interregno di Stefanelli

Che Artico fosse l’uomo giusto, dopo l’anonimo interregno di Stefanelli è apparso chiaro sin dalle prime battute della conferenza stampa di presentazione del nuovo Das.
Di fronte al fuoco di fila delle spietate domande poste in sala stampa dagli agguerriti fucilieri scelti della testata L’imbarazzoquotidiano.it (ovvero l’imbarazzo di far domande senza spettinare le sopracciglia del dirigente), Artico ha risposto con estrema chiarezza, senza tentennamenti e con una sfilza di risposte secche, che la conferenza che si pensava durasse più di mezz’ora è terminata dopo cinque minuti…
Per esempio, alla precisa domanda sull’argomento portieri, Artico ha chiuso il discorso con una risposta secca, che qui di seguito riassumiamo:
“In questo momento i portieri sono Minelli e Lewis. La volontà è quella diiiiiii…di, di, di, di ovviamente di… mettereeeee, di, di, di cambiare, diciamo che l’anno scorso… secondo me a un certo punto è stato quasiiiii…un’ancora di salvataggio… una ciambella per tanti (tanti chi?, N.d.aers) è vero che ci sono stati dei problemi, anzi non lo nego, però secondo me a volte sono stati usati come una scusa, un ALIBI. detto ciò, cercheremo di migliorare anche in quello”.

A quel punto i ben informati assicurano che un nugolo di mani mediamente partner si sono levate al cielo perché la domanda che sorgeva spontanea era: “Ma se l’affaire ‘Lucky Lewis – Liza Minelli – armadietto spigoloso’ è stato solo un alibi, per quale motivo secondo Lei il Cesena ha fallito la promozione?”
E qui il novello D.S. ha fatto sfoggio di una delle sue armi da super eroe: la telecinesi. In un batter di ciglia e meglio di Richard Burton dallo sguardo glaciale (artico) nel film Il ‘Tozzo della Medusa’ ha preso possesso delle menti di tutti i presenti ed ha condotto la discussione su altri binari.

Liberi dall’incantesimo, proviamo noi adesso ad ipotizzare i motivi per i quali il Cesena l’anno scorso ha tradito promesse ed attese mentre l’anno prossimo dovrà andare a giocare nell’inferno di Punta Manara.

1° L’eclettico Presidente Lewis aveva iniziato la stagione anche in veste di editorialista del magazine distribuito allo stadio. Il calore emanato dalle sue vive e vibranti esortazioni ad eccellere era accolto dai giocatori come benzina per i loro motori tant’è vero che quando gli imbarazzanti editoriali, senza preavviso, si sono interrotti qualcosa è mancato nel gioco di squadra e da quel momento l’involuzione è stata progressiva.
Colpa di Bobbie.
2° È pur vero che a caval donato non si guarda in bocca, ma quella birra che john john ha offerto in trasferta alla tifoseria cesenate era davvero dozzinale. Diciamo che ai tifosi ‘non è proprio andata giù’ e per questo motivo hanno fatto mancare il loro calore sia in casa che in trasferta e, si sa che a Cesena il 12° uomo in campo mette le ali alla squadra; ragion per cui, senza il giusto apporto della curva, saranno mancati almeno 4 o 5 punti.
Colpa di John John.
3° L’egoismo di Antonioli ha passato ogni limite. Noi lo credevamo uno di noi, con il cavalluccio tatuato sul cuore ed invece lui appena ricevuta un’offerta di poco superiore al suo stipendio, non ci ha pensato due volte ed ha lasciato Fc Cesena per andare ad allenare i pulcini in un quartiere non lontano. Traditore.
Colpa di Francesco.
Tutti motivi plausibili, e probabilmente qualcuno, dietro le quinte, per non farli venire alla luce del sole, l’ha buttata in caciara montando, ad arte, la lunga pantomima del portiere titolare.
Lasciamo agli appassionati lettori di AERS la decisione su quale delle tre ipotesi sia quella veritiera, nel frattempo vi suggeriamo di non guardare il finale del summenzionato film con Richard Burton: potrebbe essere di cattivo auspicio per le sorti della nazionale di Romagna.

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