Fonte: il Resto del Carlino
Scoop clamoroso realizzato dai colleghi del Resto del Carlino nell’edizione odierna del quotidiano su carta stampata. Nemmeno il tempo di festeggiare in santa pace la gustosissima retrocessione della SPAL che subito la Forlì socceristica viene sconquassata da un disastro dalle dimensioni mastodontiche. Secondo quanto riportato dal Carlino, infatti, il presidente mercuriale Gianfranco Cappelli ha intenzione di effettuare l’azzeramento di tutta la componente tecnica iniziando dal direttore sportivo e dall’allenatore, compreso l’intero staff. Nello stesso tempo il presidente ha reso noto a tutti i giocatori che nessuno di loro verrà confermato in vista del campionato di serie D 2023-24. Ciò sarebbe avvenuto nella giornata di venerdì, al termine dell’ultimo allenamento stagionale a seguito di cui il presidente della società biancorossa ha voluto parlare con tutto il gruppo squadra. Da quanto si è appreso da alcuni dei presenti all’inusuale riunione, il patron biancorosso ha prima espresso la sua profonda delusione a riguardo del rendimento stagionale, per poi comunicare la drastica scelta compiuta, senza che nessuno dei presenti fosse stato avvisato della decisione.
Un fulmine a ciel sereno o quasi (visto il meteo dell’ultimo periodo). Ciò avviene a seguito di un campionato vissuto, in gran parte, nei quartieri alti della classifica e terminato senza la qualificazione ai playoff, a causa del rendimento a scartamento ridotto negli ultimi due mesi. Facile immaginare la sorpresa di tutti i presenti che non si aspettavano una decisone così drastica della società.
Per mister Graffiedi un addio dopo otto stagioni trascorse con il Forlì FC in cui, partendo dal settore giovanile, è approdato sulla panchina della prima squadra centrando la salvezza nel campionato 2021-22 e il sesto posto in questo. Il diesse Sandro Cangini, a sua volta, lascia così incompiuto un lavoro che, come richiesto dalla società, era iniziato per impostare la squadra in vista del prossimo campionato e per il quale si preparava a gettare le basi per alcuni ritocchi della rosa, con l’intento di puntare al bersaglio grosso. Al momento non si conoscono gli orientamenti della società, che dovrà comunque partire dalla scelta del direttore sportivo con cui, giocoforza, ricostruire completamente la squadra. E soprattutto appare incomprensibile come si possa a rinunciare al baluardo della retroguardia, l’estremo difensore Enrico De Gori che nelle ultime stagioni ha di fatto sorretto il Forlì nei momenti più o meno nobili ai quali il Galletto è andato incontro.
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