European
Recovery
Program
Conosciuto ed evocato anche come Piano Marshall, fu quel programma di finanziamenti con cui gli USA aiutarono una derelitta Europa a risollevarsi dalle macerie della guerra e a non cadere dalla padella nazi-fascista alla brace comunista.
Da quel momento nella suggestione popolare, i dollari americani sono divenuti una panacea per tutti i nostri mali.
Ai più anziani di noi quindi, l’arrivo degli americani alla guida di Cesena FC deve essere stata interpretata come una salvifica operazione dalla mai del tutto digerita cattività della martora.
Ricordiamo che il giornalista sportivo cesenate con il più alto grado gerarchico, si lasciò sfuggire sui social la propria fiera contrarietà a vestire il Martorano dei gloriosi colori bianconeri.
Nessuno doveva azzardarsi a trasformare il Martorano nel Cesena.
Contrarietà poi sottaciuta dal momento che la pubblicità che, insieme ad oltre 1 milione di euro di finanziamenti pubblici, rende possibile la pubblicazione di quel giornale, viene assicurata da chi quella operazione di trasformazione da Martorano a Cesena, l’ha voluta, orchestrata e messa in atto.
Per fortuna aggiungiamo noi, ci sono persone illuminate come Bruno Piraccini.
Poi però sono arrivati gli americani e i loro dollari dal Delaware e noi, insieme al nostro miglior commentatore sportivo, abbiamo pensato “alè, ecco che usciamo dalla mediocrità dei 27 briscolini e possiamo tornare a sognare in grande”.
Infatti è stato così!
Oddio, l’inizio è stato un po’ travagliato, progetti altisonanti, nepotismo, acquisti un po’ particolari, una serie di intoppi che con l’uscita dell’americano meno americano di tutti si sono risolti.
Così, noi, insieme al nostro giornalista di riferimento, abbiamo pensato di aver trovato degli americani dispensatori di dollari per il nostro godimento.
Basta leggere le cronache, dove i padroni del Cesena vengono descritti con aggettivi da libro cuore: ricchi, ricchissimi, bilionari, trilionari, con gli occhi buoni, l’animo gentile, serietà, gentilezza, umiltà, grazia, leggiadria, generosità ecc…
Il tifoso legge queste cronache e pensa che siamo stati adottati da babbo Natale e quindi è lecito aspettarsi doni e regali, l’importante è comportarsi bene.
In tutto questo elogiare le virtù dei nostri salvatori, i giornalisti, anche i più servizievoli, si guardano bene dal dare uno dei pochi giudizi che in realtà dovrebbe interessare il tifoso.
Ma questi proprietari sono competenti o incompetenti? Questo nessuno ve lo dice.
Ve lo diciamo noi: sono incompetenti.
Non è una colpa e neppure un limite. Ci mancherebbe, questi si tolgono dall’America e piombano nel soccer di provincia italiano.
Nessun problema se ti affidi a persone, loro sì, competenti.
Commisso (che ha ammesso di fare il troll sui social con profili falsi) si era affidato a Joe Barone. Ottima scelta direi.
I Friedkin invece non sono stati così fortunati ed hanno chiamato Ranieri a sistemare squadra e società.
Gerry Cardinale invece sta facendo il percorso inverso, ha trovato Maldini che ha cambiato con Ibrahimovic.
Saputo infine ha scelto Fenucci, Di Vaio e Bigon, prima di cambiare quest’ultimo con Sartori e arrivare alla Champions.
I nostri americani si sono affidati ad Agostini e ad Artico, entrambi senza particolare esperienza, entrambi con una grande considerazione di se.
Ora, riprendendo l’inizio del nostro discorso, non possiamo aspettarci che gli americani siano buoni, come invece ci vogliono far credere i giornalisti che li descrivono con patetiche apologie, ma ci dobbiamo aspettare che siano bravi, nel loro lavoro.
Ovvero che investano bene il loro denaro.
Ovvero che la squadra a fronte di ingentissimi investimenti, renda quello che deve rendere.
Se ciò non accade dobbiamo aspettarci che gli americani abbandonino l’investimento in perdita, non che ci mettano soldi a fondo perduto, ma che ci lascino la dove ci hanno trovato.
Quindi inutile piagnucolare che non hanno aumentato il budget, perché il budget era consistente a giugno ed è stato speso malissimo, MALISSIMO.
Soldi buttati al vento.
Chi si aspetta che ne vengano messi altri è un parassita.
Io mi aspetto invece, che gli americani si affidino a professionisti di maggior valore rispetto a quelli scelti fino ad ora e che si possa ricostruire una squadra con qualche prospettiva, in attesa che altri giovani possano prendere il posto dei partenti Shpendi e Berti.
Chiedo gentilmente invece, ai giornalisti che si occupano di Cesena, di SMETTERLA di raccontare favole inverosimili, trattando i lettori come bambini ebeti.