Inizio migliore, non era possibile preventivarlo.
E qui, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare.
PerchĂŠ a Cesena ci sono almeno tre cesari. Un triumvirato che guida questo Cesena verso il traguardo che tutti sperano.
Il primo Cesare, Mimmo Toscano, inutile spendere troppe parole per il condottiero calabrese. Ha capito subito di dover puntare sui giovani e con questi costruire la miscela per condurre il Cesena verso la Vittoria Finale.
Massimo Agostini, il Marco Antonio del Savio, magister equitum e fine tessitore della rosa del Cesena. Erede naturale di Rino Foschi, ma che preferisce agire lontano dai riflettori.
Infine la proprietĂ americana, tanti soldi ben spesi, presenti, coerenti, volenterosi, si sono subito calati nelle dinamiche del calcio semi professionistico cesenate.
Con una semina di questa importanza, ora la squadra non può far altro che mietere i conseguenti successi.
Cesena praticamente perfetto in ogni settore, qualche sbavatura nel secondo tempo, inevitabile un calo di tensione in una gara giĂ chiusa ancor prima di essere iniziata.
Ma signori, tanta roba.
Corazza questâanno farĂ almeno 15 gol, anche Shpendi andrĂ in doppia cifra.
Il giovine Berti assumerĂ il comando del centrocampo cosĂŹ come a suo tempo il giovane Ciofi lo ha fatto con la difesa.
Ogni reparto è piÚ forte e completo dello scorso anno.
Nota di colore del sabato sera. Nel girone C, Rimini-Perugia sospesa per lâincendio di un materasso a bordo campo. Pittoresche tradizioni che vengono tramandate da centinaia di anni in determinate zone del glogo terracqueo.