Cesena-Reggiana? L’importante è la salute…

L’importante è la salute.
Guardavo KOBE una storia italiana, e con nostalgia pensavo a come erano belli gli anni 80, quando il mondo andava più lento.
Andavamo a scuola; anche se non sempre, perché all’epoca non c’era il registro elettronico e la giustificazione si poteva falsificare.
Tornavamo a casa a mangiare: perché non c’era Mc Donald o Foodie e le mamme ti aspettavano a casa a pranzo.
Uscivamo subito dopo mangiato: perché bimbumbam iniziava alle 16 e quando era bel tempo in casa non ci stavi nemmeno legato.
Mai da solo, perché per fare due tiri qualcuno c’era sempre.
Italia1, perché i cartoni erano su Italia1, ed erano quelli per tutti, perché non c’era disney+ e neppure youtube.
Studiare? Beh, anche oggi si studia domani.
È così che è cresciuto Kobe e parole sue, così avrebbe desiderato per le sue figlie.
Una vita di provincia, semplice, lenta.
Guardate oggi i nostri ragazzi, rapidi, veloci, stressati, inevitabilmente inadeguati.
Tra le città di provincia, Kobe ha fatto tappa a Reggio Emilia, un posto placido, come il suo figlio calcistico più noto, Carletto Ancelotti.
Loro, i reggiani, non hanno fretta di tornare subito in A. Non hanno crisi di liquidità, spendono, senza spandere, con continuità.
L’importante è la salute.

Ecco sarebbe bello che continuassero, a spendere in C anche il prossimo anno, perché l’importante è la salute.

22 – il pazzo. Toscano deve avere delle febbri malariche se tiene Saber in panca e sostituisce Sphendi con Ferrante. Curati.
31 – il padrone di casa. Grande prestazione di Lewis, rovinata dall’insipienza di Ciofi e colleghi di reparto.
69 – sottosopra. Segna Mustacchio, il mondo al contrario.
67 – la relazione opprimente. Deve essere durissima sapere che Bianchi qualsiasi cosa succeda, a qualsiasi andatura sarà sempre titolare.
12 – il soldato. L’arbitro ha eseguito gli ordini.

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