Finalmente, dopo un’eternità di giorni che sembravano eterni, la Sammaurese ritrova il sorriso anche lontano dalle mura amiche. Un secolo di giorni dall’ultima (e solitaria) affermazione in trasferta, ma ora, con il nuovo anno alle porte, il destino sembra capricciosamente sorriderle. Ha espugnato il campo di Certaldo, lasciando dietro di sé l’ombra fastidiosa dei playout che l’avevano avvolta come un manto grigio proprio in occasione delle festività.
La vittoria, tanto agognata quanto necessaria, è giunta in chiusura di un confronto intenso e combattuto. Montesi, protagonista inatteso di questa trama socceristica, ha saputo cogliere l’attimo giusto, quando il tabellone segnava un neutro e inesorabile zero a zero, pronto a cristallizzarsi nell’indifferenza delle reti condivise. Il suo tocco magico, un balzo nel cuore dell’area toscana, ha fatto sì che lo zero a zero non fosse il destino finale, bensì un capitolo respinto dalla scena del gioco.
Il jolly giallorosso si è dimostrato un abile tessitore di speranze, credendo in un pallone errante che, nell’epicentro dell’area avversaria, ha trovato la strada della rete. Bruni, nel ruolo di guardiano inesperto, non può sfuggire alle colpe, e la difesa viola, in questa circostanza, ha dimostrato un’inconsueta distrazione. Un’occasione sfruttata, una svolta nell’inerzia del risultato, e la Sammaurese si è scrollata di dosso la minaccia dei playout, riprendendosi la scena del proprio destino socceristico.
Il Certaldo parte avanti, come a voler scrivere il preambolo della partita. Nunziati, astuto e pericoloso, minaccia la porta avversaria con un tiro a mezza altezza, ma il destro viene disinnescato con maestria da Ravaioli. Sul corner successivo, De Pellegrin, con la sua imponente statura, fa sentire la sua presenza, ma la palla, di testa, sfiora appena il bersaglio, evitando il sorriso del gol.
Romagnoli, schierati in maniera spartana e prudente, rischiano di pagare dazio all’ottavo della ripresa. Akammadu, abilmente servito da Bernardini, offre una sorta di assist a Gozzerini, il quale, con un colpo di fulmine al volo, manda il pallone a baciare la parte esterna del palo. Un sussulto che avvisa i padroni di casa: è il momento di insistere. Tuttavia, la coppia Akammadu-Gozzerini, nonostante i suoi sforzi, non riesce a concretizzare, con Ravaioli che si erge a baluardo decisivo sul primo tentativo e poi gode della scarsa precisione dell’altro.
La Sammaurese, saggiamente, punta alla sostanza, evitando di scoprirsi e distribuendo con parsimonia le proprie energie. È Montesi, con la sua astuzia, a cogliere l’unico vero momento di gloria. In una situazione che sembrava più un’occasione mancata, l’abile attaccante beffa Bruni, regalando ai suoi tre punti d’oro che risplendono come gioielli inestimabili. Un colpo di classe che ribalta gli equilibri e scrive una pagina d’oro nella partita.
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