Il sacrificio della patria nostra è consumato.
Con queste parole di un giovane Bob Dylan possiamo sintetizzare il campionato di questo tremendo Cesena.
Per 75 minuti il Cesena fa di tutto per mantenere a 6 punti la capolista. Non sia mai che in caso di improbabile tracollo avversario, il Cesena sia pronto ad approfittarne.
Invece la risolve un Patriota, fino ad ora rimasto nell’ombra scombina i piani di un Toscano sempre più pasticcione.
11 – i gemelli. Mancano, eccome se mancano. Un attacco prevedibile, asfittico, privo di iniziativa e determinazione. Senza di loro siamo una fortezza bastiani.
16 – il culo. Se per una serie ben poco ipotizzabile di congiunzioni astrali il Cesena dovesse andare in serie B, si dovrà scrivere negli almanacchi che questo è successo senza che il Cesena schierasse in porta un giocatore di calcio.
63 – la sposa. Speriamo che Ferrante lo faccia apposta. Lo speriamo tutti in modo solidaristico nei confronti del ragazzo, che nello stato attuale di forma, sfigurerebbe anche in un torneo parrocchiale.
61 – il cacciatore. L’Entella ci crede, vedremo se il cacciatore mettera la preda nel carniere.
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