Frizioni tra il Cesena FC e Orogel? “Let it be”…

Frizioni tra il Cesena FC e Orogel? “Let it be”…

LET IT BE

Succede anche questo a Cesena.
Succede Cesena FC abbia deciso di non dare seguito alla annuale iniziativa di Orogel per gli abbonamenti riservati a soci e dipendenti.
Succede che Cesena FC dica “se vuoi gli abbonamenti li paghi come gli altri” alla azienda che ha fatto nascere e crescere Cesena FC.
Tipo, siete diventati grandi, non avete più bisogno dei vostri genitori, riuscite a prendere il primo lavorino e per la prima volta vi potete permettere di pagare una pizza al Ponte Vecchio, così andate a cena con vostra madre, colei che vi ha messo al mondo, colei che vi ha nutrito, vi ha fatto crescere, colei che ha creduto in voi quando gli altri vi ridevano in faccia; e al momento del conto le fate pagare la sua parte. Perché la vita è così, se vuol mangiare, dovrà pagare.

Orogel è la mamma di Cesena FC, nessuno lo può negare.
E gli attuali proprietari, divisi in clan come gli scozzesi nel medioevo, non più tardi di un anno fa erano da Bruno Piraccini con il cappello in mano a chiedere nuovamente l’aiuto di Orogel.
Succede anche questo a Cesena.
Stile? Memoria? Savoir-faire? Non proprio. Personaggi i cui antenati non conoscevano la lingua scritta per tramandare le proprie tradizioni, mentre Roma aveva Cesare, Virgilio e Augusto.
Certamente qualcuno potrebbe obiettare che il padrone fa quello vuole! Con i propri soldi e con gli abbonamenti Cesena FC può fare quel che vuole!
Questi sono uomini senza qualità, spesso seguiti solo dai loro pari, ma purtroppo alcuni giornalisti con modestissime qualità intellettuali si accodano perché privi di idee dovute alla loro miserevole formazione professionale.

Ragionano da servi, è raro che un “padrone” cogiti in questo modo gretto, fateci caso, chi usa la frase “con i loro soldi fanno quello che vogliono” è sempre un subordinato.
Di fatto ha ragione eh, intendiamoci, con gli abbonamenti Cesena FC può fare come vuole, anche farli pagare un milione di euro l’uno.
Poi si dirà che è uno scandalo che ci siano quelli che possono andare allo stadio gratis solo perché selezionano le albicocche.
E magari rivendere l’abbonamento a qualche amico.
Certo è vero, è fastidioso per chi lo paga a prezzo intero ed ha come metro di giudizio l’invidia per i propri simili.
Ma solo lo sciocco non riesce a capire che questi abbonamenti sono un modo, per Orogel, di creare consenso al proprio interno per i soldi spesi (buttati) in tutti questi anni nel soccer della nostra città.
Lo ribadisco, senza Orogel non esisterebbe il soccer professionistico a Cesena, chi lo nega è in malafede.
Mi immagino la reazione di Bruno Piraccini, il primo tifoso del Cesena, colui al quale gli altri supporter del Cavalluccio dovrebbero ergere un monumento alto dieci metri e inginocchiarsi al suo cospetto, tutti i giorni entrando in ufficio.
Me la immagino perché, pur non conoscendo l’uomo, devo presumere che per storia personale e professionale ne abbia viste di tutti i colori, ma pensare che 4pizzaioli arricchiti possano trovare il coraggio di rimbalzare il più grande tifoso della squadra, che loro possiedono pro tempore, gli doveva senza dubbio ancora capitare.
A lui allora dedichiamo questa canzoncina di un gruppo che, secondo i proclami, avrebbe potuto suonare all’Orogel Stadium Dino Manuzzi, nei mille eventi organizzati dalla proprietà americana… ah no, aspetta, forse mi sbaglio, non hanno organizzato proprio niente, vabbè fa niente.
Bruno, let it be…

…And when the night is cloudy,
There is still a light that shines on me,
Shine on until tomorrow, let it be…

P.S.: Ah, secondo voi, la frutta che tutti gli anni (incluso questo) Cesena FC offre ai propri tesserati, da dove viene??? E soprattutto, chi la paga???
Succede anche questo a Cesena.

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