Gli americani ci hanno illuso di avere soldi ma…

L’elogio della velocità
Capita, in un mondo frenetico come quello in cui viviamo, di associare la lentezza e la calma al concetto di riposo e alla domenica. Così quasi ci dispiace non ritrovare in campo i giocatori più calmi, più compassati, più lenti. Ad esempio se non vedo Ferrante e Bianchi, mi chiedo se davvero posso considerarla una domenica normale, una domenica in cui il peggiore in campo è l’arbitro. Invece finalmente ho capito che la velocità è vita, la velocità è una nuova speranza.

38 – le bastonate. Saber e De Rose impegnati nel loro personale campionato fatto di botte, reazioni, proteste, simulazioni, controsimilazioni, piccole scorrettezze, grandi gesti. I migliori.
41 – il coltello. Una fitta al fianco, mi dico, questa volta ti hanno puncicato… No, era un liscio di Prestia che grazie all’insipienza dell’arbitro non ha fatto altri danni al mio costato, solo in po’ di acqua versata dalla ferita.
43 – la colla. Quella che Sphendi, con un trucco da vecchio boxeur si spalma abbondante sulle scarpe. Sphendi, il padrone del pallone.
30 – le illusioni. Ad esempio Tozzo ci ha illuso di essere un portiere e gli americani di avere i soldi. Mentre il primo ha sempre la cappella in canna, sempre, e i secondi, non riescono a trovare un portiere che sia degno di questo ruolo in una squadra che forse vuol puntare alla serie B. Forse. Ma forse.
90 – la paura. Toscano non è certamente un cuore di leone ma oggi si è superato. Il pareggio è demerito suo. Esonero immediato e via i pretoriani, altrimenti non si salva niente.

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