Gli artigiani della qualità

Siamo arrivati alla resa dei conti.
Oramai il cerchio si sta per chiudere. Avevamo lasciato la serie B da reietti, con la giustizia sportiva che appendeva a testa in giù il cadavere di AC Cesena per infierire contro una società morta e distogliere lo sguardo dalle altre mille che continua(va)no a giocare con le plusvalenze.
La storia di ripete, continuamente.
Qualcuno sei anni fa scrisse che nessuno doveva azzardarsi a trasformare il Martorano nel Cesena.
Sorrido a pensare che i ragazzi del Martorano, pardon, del nuovo Cesena, hanno portato il Cesena lì, dove sarebbe dovuto rimanere se fosse arrivata la pec.
No certo, nessuno si doveva azzardare, molto meglio passare le domeniche a cercare un divano per guardare comodi, la serie A TIM.
In questi due mesi voglio riavvolgere il nastro delle nostra storia recente per godermi con calma questo successo.
Distillare il rancore per aver giocato a Pineto o a Monte San Giusto.
Centellinare il livore necessario per affrontare l’estate rovente della nuova rinascita bianconera.
Fate il vostro gioco, che noi amanti del soccer vogliamo fare il nostro.

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