Ci siamo appena smaterializzati nella campagna belga, dove in una ridente località delle Fiandre, colui che non deve essere nominato consumerà il suo (diciamo così) budget: siamo a Waterloo, signore e signori.
Come si conviene ad un manuale rigoroso vi spiego le forze in campo.
Per il Cesena FC abbiamo circa 11 milioni di euro da spendere.
Acquisti:
Mangraviti – Calò – Bastoni
Mezzi acquisti o prestiti onerosi:
Antonucci – Curto– Saric – La Gumina – Russo – Celia (?)
Prestiti Gratuiti
Ceesay – Mendicino – Tavsan
Cessioni/rescissioni con buonuscite:
Toscano – De Rose – Varone – Lewis – Saber – Sydney – Chiarello e non so a chi altri abbiamo dato soldi per andare via.
Senza dimenticare la barzelletta del balletto tra Toscano il Cesena, Artico e il predestinato D’Aversa.
A tal proposito c’è da citare lo spinoff su Toscano (e Silvestri, anche lui esiliato pagando), accusati da alcuni personaggi, tra cui i carrozzieri, no scusate, i corazzieri di Tuttocesena, di aver ordito nell’ombra per spodestare Artico… eh ma magari!!!
Magari ci fosse riuscito Toscano a far ragionare gli americani in quella famosa cena… che se raccontata dai fanboy, vide un Toscano arrogante e venale battere cassa con il povero Aiello, che impaurito decise di non rinnovare la fiducia al mister, eroe della promozione.
A noi invece, che non dobbiamo infiorare la strada di nessun dirigente, perché non elemosiniamo le briciole di notizie che questi fanno cadere dal tavolo della stanza dei bottoni, hanno raccontato un’altra storia. Ci hanno raccontato che Toscano ha cercato di far capire ad Aiello che le cose non andavano proprio come gliele stavano raccontando…
Ricordiamo ora il caso più eclatante, uno dei più grandi bidoni (socceristici) della storia del soccer professionistico: l’ingaggio di Sydney Van Hooijdonk (noi crediamo che con Toscano, non sarebbe mai arrivato!).
Sto ragazzo gioca (non gioca a dire il vero) nel Bologna, il DS del Bologna è Sartori, ex Atalanta, tra lui e i nostri dirigenti c’è tutta la rotta di Kessel in fatto di capacità, dunque il Cesena fa fatica a convincere il ragazzo a scendere in serie B, ma per fortuna ce la fa, poi, come ci dicono, con il Bologna impiegano 5 minuti per mettersi d’accordo. Mammamia! Sembra quasi che Sartori se ne voglia liberare… ma leggiamo le parole scritte sul Corriere, al momento della presentazione:
Cartellino a zero con bonus
Alla fine Artico ricorda la trattativa complessa e il geniale accordo per poterlo acquisire dal Bologna: «Il difficile è stato convincere lui e suo padre a scendere nella B italiana. Una volta ottenuto il suo ok, con il Bologna abbiamo impiegato pochissimo a costruire un trasferimento con un sistema premiante». In sintesi: zero euro adesso per il cartellino, ma una serie di bonus legati a obiettivi del giocatore (presenze, gol e assist) e del Cesena (dalla salvezza alla promozione) che possono arrivare fino a massimo di mezzo milione di euro. Stesso sistema vale per il contratto del giocatore: più fa bene, più c’è la possibilità di estendere il biennale fino al 2027.
Vi rendete conto… fino al 2027!
Una, anzi due campagne acquisti da film horror: isola Elba in estate e Sant’Elena in gennaio.
La baracca tenuta a galla dai vecchi ragazzi di Toscano, dai giovani di Cesena e da qualche colpo (di culo?) del mister.
Mister che per lunghi tratti, dobbiamo dire, ci ha fatto molta tenerezza.
Ci sono conferenze stampa in cui dimostra la stessa verve di un condannato a morte che cammina verso il patibolo, e queste sono le migliori, quelle in cui si commenta la vittoria.
Non c’è bisogno di andare nella foresta amazzonica per trovare nuove molecole a scopo farmaceutico, basta venire alle conferenze stampa del Cesena.
Non c’è neppure bisogno di essere il Duca di Wellington per pensare che qualcosa, anzi qualcuno, non ha funzionato, e infatti torna in scena il nostro ero(d)e.
La Voce del Padrone ci informa che l’avventura di Fabio Artico a Cesena è terminata. Ma dai… chi l’avrebbe mai detto? AERS a fine dicembre ad esempio, ma non perché siamo i confidenti degli americani, o perché abbiamo chissà quali doti divinatorie, ma solo perché dopo un anno in cui si è distrutto valore, gli americani, intrisi di cultura manageriale (molto meno di senso pratico e di capacità di capire le persone con cui si rapportano), non possono far altro che mandare via il responsabile di questa situazione per azzerare tutto, di nuovo.
Quindi, secondo i molto bene informati, adesso dobbiamo aspettarci un nuovo giro di dirigenti, ma a noi tifosi che importa, tanto paga lo zio Sam.
E qui casca l’asino.
Siamo sicuri che il clima frizzante tra USA e EU non tocchi anche i nostri sentimenti socceristici?
Siamo sicuri che il dollaro non svaluti?
Siamo sicuri che gli americani vogliano ancora spendere 1 milione di euro (sottolineo EURO) al mese per far cantare la gente di Romagna?
Siamo sicuri che se anche fosse, gli americani sappiano finalmente scegliere gli uomini giusti?
Cerchiamo comunque di rimanere saldi nella fede, circondati da una storia millenaria e avvolti dalla luce intensa della solatia Romagna, i dirigenti bianconeri sorgono come bastioni nel futuro del nostro soccer.
Ad un dato momento, qualche giornalista urlerà “plusvalenza!!!” come un masochista utilizza la safe word con intento salvifico.
Agostini, Zebi, Rossi, Stefanelli, Artico, Di Taranto, Colacone, Milanetto, sempre le stesse presentazioni orgiastiche in cui giornalisti arrapati e tifosi in sollucchero, tutti mobilitati per applaudire la generosissima proprietà americana.
Quello che è stato fatto fino ad ora, probabilmente lo avrebbe potuto fare meglio l’intelligenza artificiale, ma perché privarci del piacere tattile di una illusione collettiva: un professionista serio che sa fare il suo lavoro.
Ognuno ha i suoi feticismi, chi i piedi, chi le tettone, agli americani piace scegliere i dirigenti.
Riflettiamo su questi confortanti auspici.
Gentili clienti, ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa attività e ci auguriamo di poter tornare a collaborare presto. A presto!