I proprietari del Cesena vogliano la serie A. Oggi. Non fra 4anni

I proprietari del Cesena vogliano la serie A. Oggi. Non fra 4anni

Motivazioni

Quali sono le richieste della proprietà a dirigenti, tecnici e giocatori?
Salvezza tranquilla?
Valorizzazione dei giovani?
Playoff?
Promozione in serie A?
Gli obiettivi sono chiari?
La società ha comunicato all’esterno questi obiettivi?
Ritorno a quella serata in cui John Aiello entra di corsa alla Bombonera come il guercio e dice due cose.

  1. Che loro sono gente seria.
  2. Che loro vogliono andare in serie A.

La prima era tutt’altro che scontata in quel momento, era il momento in cui i nostri giocatori si rompevano ossa prima o dopo le partite.

La seconda, io la interpretai come un errore di traduzione, un lapsus. Eravamo infilati a metà classifica di una serie C che pareva una miniera di Moria, era sicuramente un errore di un italoamericano un po’ in confusione.

Poi però siamo arrivati nel purgatorio della serie B con una discreta squadra, le cui colonne portanti sono i nostri ragazzi.
Quale pensate che sia il loro sogno, la motivazione per cui mettono la gamba dove si possono giocare una carriera che sarà più ricca lontano da Cesena?

Io credo che i proprietari del Cesena vogliano la serie A. Oggi. Non fra 4anni.
Poi il tenero Mignani fa bene a fare il pesce nel barile, per non trasferire le pressioni sui propri giocatori, ma è bene anche che si dia una svegliata.

Fuori casa e anche in casa dove assistiamo a crolli di intensità degni di un fronte siriano.

L’ultima serie A, conquistata dal Dio Bisoli che fino alla fine predicava il mantra “salvezza tranquilla e valorizzazione dei giovani” dovrà essere il nostro viatico per il trionfo.
Spirito da proletariato che si deve salvare, classifica da primi della classe.

Ambiziosi, non superbi.

© Image copyright: il Resto del Carlino