Fonte: TuttoC.com
Dopo la separazione dal Rimini, Marco Gaburro guarda con interesse al prossimo campionato di Serie C, la cui partenza è slittata di una settimana: “È il minore dei problemi – dice a TuttoC – il fatto che si posticipi l’inizio. Più che altro mi chiedo perché ci si ostini a prevedere inizi così prematuri quando poi ogni anno si è costretti a rinviarli. Mostra una sorta di ottimismo cosmico nei confronti del sistema che però ormai sembrano avere solo leghe e federazione. Basterebbe fissare già l’inizio della stagione a metà settembre e saremmo a posto. Il problema comunque non sono i rinvii in sé, ma il fatto che nonostante ciò poi ogni anno si rischia di trovarsi in casi penosi a stagione in corso. Così le penalizzazioni e i ricorsi sfalsano davvero il tutto”.
Siena e Pordenone fuori dai professionisti, se lo aspettava?
“Si tratta di due società che nella loro storia hanno campionati importanti giocati, ma anche ripartenze forzate dal calcio minore, a testimonianza che la storia nn basta. Ormai chi fa calcio specie in C è come se si trovasse a gareggiare come cicloamatore in una corsa dove sa che in molti si dopano e deve decidere se doparsi pure lui, bluffare o accettare il rischio di non essere competitivo. Ecco in C molti partono e essendo consapevoli della situazione fanno passi più lunghi delle gambe o ancor peggio bluffano. Si dice che ne soffrano i tifosi ma a me pare che delle responsabilità le abbiano anche loro. Perché molte volte le difficoltà delle proprietà sono evidenti ma le pretese restano alte, inducendo al collasso”.
Che idea si è fatto della situazione relativa al Lecco?
“L’ho già detto un mese fa: quella del Lecco è sembrata al 99% degli sportivi italiani una barzelletta. Si potrà mettere in discussione il diritto a partecipare a un campionato vinto sul campo per certe veniali presunte inadempienze? Ci sono molti modi per intervenire (tipo penalizzazioni o altro) ma l’esclusione non aveva alcun senso. E poi, perché chi retrocede sul campo deve poter sperare di rifare la categoria? Questa è la vera anomalia del sistema”.
Gabbianelli ha parlato di Rimini non organizzato per la Serie C…
“Gabbia non ha detto proprio così. Bisogna vedere cosa ha capito chi ha scritto il pezzo e soprattutto cosa voleva dire lui. E bisogna conoscerlo per immaginare cosa volesse dire. Lui ha parlato di un inadeguatezza temporanea della rosa che vedevano pure i ciechi (infatti siamo lontani dalla chiusura del mercato e chi vuol fare calcio bene deve abbinare agli acquisti le cessioni) e a Rimini lo sanno bene. Ma ha anche espresso dei giudizi positivi. È stato un giocatore che ha dato molto al Rimini in due stagioni. Poi nel calcio come nella vita si può andarsene per un sacco di motivi”.
Come valuta il mercato dei tre gironi?
“Vedo un girone A meno competitivo in vetta (sulla carta ovviamente) rispetto a un anno fa e con più società che partono dalla stessa linea per la corsa salvezza. Questo porterà per forza di cose ad avere più di una squadra-rivelazione rispetto allo scorso anno. Il girone B è davvero tosto. Gran affollamento davanti e pochissime squadre che sulla carta possono finire in fondo. Sarà battaglia. Il C è il solito girone”.
Quali sono le principali novità?
“Tolta la Juve U23 (ed è giusto che non faccia lo stesso girone dell’Atalanta) mi pare che il principio territoriale sia stato rispettato. Con pregi e limiti della cosa, come ogni anno. Certo che, essendoci società di livello molto blasonate come Pescara e Perugia diciamo borderline… ha fatto si che bastasse davvero poco per avere un bilanciamento diverso delle forze in gioco. Invece alla fine son finite tutte nel B”.
Cosa c’è nel suo futuro?
“Il mio futuro sarà di sicuro su qualche panchina. Poi sapere su quale in questo momento vorrebbe dire fare veggenza. Mi limito a riposarmi, aggiornarmi e promuovere il libro che ho appena pubblicato (costruire l’allenamento giusto, ndr). Per me in fondo scrivere è un modo per evolvermi e mettermi in discussione oltre che fornire spunti di riflessione ai colleghi. Poi strada facendo si vedrà”.
© Image copyright: Il Resto del Carlino
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