Il Rimini chiude con una figura di merda. Esulta solo Vasco Rossi. “E va bene così…”

Il Rimini chiude con una figura di merda. Esulta solo Vasco Rossi. “E va bene così…”

In una notte così, un richiamo alla dura realtà è doveroso oltre che inevitabile. Bisogna essere lucidi e dichiarare alla frontiera della critica e del tifo la seguente realtà: il Rimini di questa stagione, senza alcun contributo tecnico dal mercato estivo, è andato oltre i propri mezzi arrivando fino a sfiorare la Serie B. Ha sfruttato il suo smalto migliore nel girone d’andata ed è arrivato all’appuntamento dei playoff con le pile scariche e soprattutto disarmato in attacco. Già perché nel frattempo, al modesto stato di forma di Vano e di Santini, si aggiunto l’infortunio muscolare di Gabbianelli. La verità è che ha finito per scavare insicurezze e angoscia tra le proprie truppe.

Si è visto chiaramente che il Rimini, appena entrato in campo, era insicuro, timoroso, impacciato, slegato nei reparti. E si è fatto sorprendere dal primo angolo con una marcatura molto discutibile (Gigli sullo spilungone Nicastro) per poi cadere nella trappola tesa da mister Massimiliano Canzi (ex allenatore in seconda del Cesena) che ha puntato tutto su un solo schema: appena difensori e centrocampisti hanno guadagnato palla hanno optato per i lanci a favore degli attaccanti valorizzando la tecnica cristallina di Nicastro e gli inserimenti di Cioffi.
Il Rimini ha incontrato una squadra più forte e purtroppo così è. Bisogna aggiungere anche più strutturata, rigenerata fisicamente nel mese di aprile, grazie a una rosa più ampia e di maggiore qualità. Certo, dalla prova di questo giovedì notte, il Rimini di dieci giorni prima avrebbe potuto persino fare peggio. Ma è mancato l’attacco e affidarsi al solo Santini, uno dei più importanti nel costruire gioco offensivo ma altresì troppo nervoso, come dimostra l’espulsione finale, il vuoto è diventato ancora più evidente.

Adesso sarà facile prendersela con Gaburro, come faranno certamente i leoni dei social. Bisogna invece avere sangue freddo e capacità di analisi. E l’analisi immediata è questa: adesso bisogna concentrarsi sul futuro per tentare e riprovare una scalata alla serie B. Nel frattempo il gol simbolico fatto da Vasco Rossi dietro le quinte (l’essersi accaparrato l’esclusiva del Romeo Neri) è tristemente molto importante per una serie di motivi: alla fine salta fuori che l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Sadegholvaad ha fatto bene i suoi conti e tra 4giorni nessuno si ricorderà più dello sgarbo fatto ai tifosi: aver sfrattato una squadra simbolo della Romagna in favore di una stella obsoleta, per giunta emiliana! “E va bene così… senza parole…”

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