Il ritorno di De Gori dà nuove certezze al Forlì. “Ora è arrivata la mia nuova occasione”

Il ritorno di De Gori dà nuove certezze al Forlì. “Ora è arrivata la mia nuova occasione”

Fonte: Marco Lombardi per il Resto del Carlino

Malgrado l’affondo del galletto nel fango paludoso del Benelli di Ravenna, nelle ultime uscite del Forlì è tornato a brillare l’estremo difensore Enrico De Gori, finalmente tornato titolare. Lo ha intervistato Marco Lombardi per il Resto del Carlino. Riportiamo le dichiarazioni salienti.


De Gori, quanto fa male perdere il derby?
“Abbastanza perché fino a un quarto d’ora dal termine della partita malgrado la fatica, la stanchezza e la coperta corta, eravamo riusciti a tener botta. Poi, invece, siamo passati da una potenziale vittoria a una sconfitta. Diciamo che abbiamo rosicato parecchio…”

Fra i tre super interventi con cui ha detto di no a Guidone qual è stato il più difficile?
“L’ultimo. Non nego che in quella circostanza ha giocato un ruolo decisivo anche la fortuna perché la conclusione scagliata da distanza ravvicinata non mi ha dato il tempo di ragionare; tuttavia, con l’istinto sono riuscito a mettere i guantoni al posto giusto. A quel punto ho pensato che l’avremmo sfangata e invece… Per assurdo, sarebbe stata meglio una parata in meno e forse anche una papera se ciò fosse valso uscire da Ravenna con un risultato positivo”.

Voltiamo pagina. L’esplosione di Ravaioli l’ha relegata in panchina. In questi mesi ha mai pensato di cambiare aria?
“Sì ma alla fine ho realizzato che il mio ciclo a Forli non era finito. L’idea con cui ho inziato la stagione era quella di giocarmela con Ravaioli, nel quadro di una sana competizione tra pari. Volevo riprendere il mio percorso da dove l’avevo lasciato, prima di infortunarmi. Poi non è andata come speravo. Ma ora è arrivata la mia nuova occasione”.

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