Imolese nelle mani del Warren Buffett di Lituania: l’Akragas sarà società satellite

Sono in questi giorni cominciati i lavori di restauro di quella che, per quel grande e blasonato club che risponde al nome di Imolese, è la “casa”.
Malgrado la fresca retrocessione dalla Serie C alla Sere D, la società non lascia nulla di intentato ed è pronta a rilanciare, come si evince dall’imminente passaggio dal suo attuale proprietario ad Agrigento – annunciato dallo stesso Giuseppe Deni, lo scorso sabato 3 giugno dalla sua Sicilia ed in attesa di essere ratificato – ad una società lituana, presieduta da Ulisse Savini.
La società di colui che potrebbe essere tranquillamente definito il Warren Buffett di Lituania acquisirà le quote dell’Imolese nei prossimi giorni (quelli nei quali bisognerà anche chiudere i conti della scorsa stagione) e non resta che attendere l’ufficialità del passaggio. All’interno di tutto ciò c’è pure un vantaggioso accordo che prevede, come ha sottolineato già un paio di volte Deni nelle sue uscite pubbliche, l’uscita di alcuni giocatori della Primavera rossoblù verso l’Akragas 2018, l’altra società socceristica controllata dallo stesso Deni, che quindi potrebbe diventare una sorta di serbatoio per far crescere i virgulti romagnoli più in erba, prima di farli tornare all’ovile.
In panchina siederà D’Amore, a lui il compito di crescere tanti giovani da far giocare e valorizzare. Nannetti, Selleri e Dalmonte rientrano alla base per restarci. Rimane il fatto che la gran parte del budget sarà impiegata per pedine over (due sondaggi sicuri sono quelli di Dall’Osso e Scalini) che dovranno dare lo spessore della rosa costruita dal nuovo proprietario che avrà al suo fianco Giuseppe Cammarata, ora nelle vesti di direttore sportivo.

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