Gadda vorrebbe continuare il lavoro iniziato 18 mesi fa e impreziosito dalla promozione in C, ma…
Cipriani esalta la capacità mostrata dall’allenatore nel creare gruppo e nel trasferire ai giocatori la sua mentalità, ma…
Grammatica giura di non volere fare rivoluzioni, ma…
Ma… si continua a palleggiare da fondo campo in modo stucchevole, cercando solo di rimandare la palla dall’altra parte senza rischiare l’errore e, da qualunque parte la si guardi, sembra che la decisione sul futuro di Gadda a Ravenna spetti sempre a qualcun altro. Prima o poi, la deadline non può andare oltre il 20 maggio, qualcuno una decisione la dovrà pur prendere… Nel frattempo, su Gadda si è mosso con decisione il Catania. Che però nella testa del tecnico è ancora un’alternativa alla prima scelta: che resta il Ravenna.
Di questo argomento Ignazio Cipriani, coadiuvato dal presidente Alessandro Brunelli, ne ha parlato con Gadda nella cena di venerdì sera. Di questo e di altro la proprietà ne ha parlato con Grammatica nei due summit che si sono svolti nei giorni successivi a quella cena. Tra gli argomenti portati da Grammatica, quello delle strutture. Sia la struttura societaria nel suo intero complesso (che sarà rinforzata in vista della C con assunzioni ma anche con sostituzioni), sia le strutture intese come campi su cui far allenare e giocare le giovanili.
Inevitabile poi parlare di budget: in attesa di capire, è questione di settimane, quanto potrà arrivare dai diritti televisivi e in attesa di quantificare, ma bisognerà attendere 12 mesi, quanto il Ravenna riuscirà a ottenere per il minutaggio dei giovani (in C un 2004 di proprietà in campo 90 minuti “frutta” sui 35mila euro), la proprietà ha deciso di riservare per la prima squadra una cifra sugli 11 milioni. Una via di mezzo, in pratica, tra quanto speso quest’anno dalle big e le restanti (tutte sotto i 10 milioni).
Questo viaggio in Italia è stato anche un viaggio di lavoro e non solo una “mini vacanza”. Perché, quando sbarcano in Romagna, Cipriani e gli altri soci sono talmente felici, rilassati e rapiti da ciò che hanno intorno che sembrano bambini a Disneyland. Paragone alquanto infelice, specie se si considera che proprio qui a due passi abbiamo Mirabilandia che è molto meglio…