La Romagna ai romagnoli. Ora e sempre

La Romagna ai romagnoli. Ora e sempre

AERS si unisce a tutti i colleghi nell’esprimere il nostro profondo dispiacere per la scomparsa dell’avvocato Chiesa.
Molti di noi lo ricordano appassionato di soccer e ancora di più, visionario mentore della indipendenza della Romagna.
Purtroppo ha lottato senza successo, con simpatia e pazienza, per staccare quel trattino che ci lega alla matrigna Emilia rossa.
Mi rendo conto che può sembrare inopportuno parlarne ora, ma l’occasione è propizia per ricordare che da tempo, oramai la Romagna è sottoposta ad un protettorato straniero che, piano piano, l’ha resa ancor più succube.
Qual è il senso, se non la sottomissione culturale, di affidare la cronaca dello sport cesenate ad un modenese, noto tifoso dei canarini?
Qual è il senso di affidare la cronaca dello sport cesenate a riminesi o a personaggi dalle tendenze sessuali incerte, quando a Cesena vi sono giornalisti VERI, romagnoli, di grande e comprovata fede eterosessuale e bianconera?
Ancora, Qual è il senso di leggere commenti scomposti di personaggi che abitano in Germania piuttosto che in Sardegna o in Liguria?
Basta!
La Romagna ai romagnoli!