Primo attacco della SPAL verso Cesena e la Romagna: nel mirino c’è il povero Foschi…

Fonte: Tuttomercatoweb

Un inaudito e increscioso attacco ad una persona anziana e saggia. Dalle parole che di seguito leggerete, si connota tutta la cifra stilistica di un personaggio controverso quanto il presidente della SPAL, Joe Tacopina.
Il presidente della società estense non ha gradito le dichiarazioni di ieri da parte di Rino Foschi rilasciate al Giornale di Sicilia (“Il Palermo non merita di essere trattato come una squadra di serie B o squadra satellite. Non siamo la Spal, ne cito una a caso, ho massimo rispetto per tutti. Al primo anno di serie A si abbonarono 33 mila persone al Barbera. Se vieni qui, se un gruppo straniero sceglie Palermo, è perché deve fare bene e non ci sono scuse. Qui si viene per vincere”). Il numero uno del club ferrarese, retrocesso in Serie C e pronto a ripartire per tornare protagonista in Serie B, ha affidato in esclusiva a Tuttomercatoweb la replica contro il dirigente romagnolo. “Mi viene da ridere – dice Tacopina – quando un personaggio che è stato citato nello scandalo Calciopoli ha un’opinione sul calcio. Tutti hanno qualcosa da dire anche se non sono più rilevanti o coinvolti nel mondo del calcio. Chiaramente questo è un vecchio che cerca solo di rimanere rilevante e attenzioni. Non sa cosa dice.
Parole che inevitabilmente fanno rumore. Che si voglia fomentare il campanilismo tra l’Emilia (Ferrara) e la Romagna tutta (Cesena, ma anche Forlì, Imola, Rimini e Ravenna) è un conto. Ma replicare così duramente alle parole di un uomo che tanto ha dato al soccer non solo romagnolo, bensì italiano – al di là di quell’inezia del duplice fallimento in due anni con Cesena (2018) e Palermo (2019), il procedimento penale ancora in corso sulle plusvalenze fittizie operate dal club di corso Sozzi, i toni burberi e inconcilianti nei confronti di tifosi, giornalisti e addetti ai lavori vari – è un gesto francamente deplorevole e unanimemente condannabile.

© Image copyright: Il Resto del Carlino