Rimini, altra sconfitta interna. Per Gaburro la squadra soffre l’enorme pressione del pubblico del Neri

Rimini, altra sconfitta interna. Per Gaburro la squadra soffre l’enorme pressione del pubblico del Neri

Fonte: newsrimini.it

Rimini beffato, sconfitto e umiliato nella sfida interna contro la Recanatese. I marchigiani ospiti passano ben due volte con l’ex Ascoli Carpani nella ripresa e a nulla vale la rete del migliore in campo, Simone Tonelli, in pieno recupero che dimezza lo svantaggio.
A fine gara il pubblico ha fischiato e contestato la squadra. Una situazione non facile da gestire per l’allenatore Marco Gaburro, che così commenta come riportato da newsrimini.it: “Una sconfitta brutta, penso che non abbiamo fatto una prestazione all’altezza e siccome io sono il responsabile mi sento responsabile. Abbiamo fatto tanto e male, sono più deluso da quello che non siamo riusciti a fare piuttosto di quello che abbiamo concesso. Il gol subito poi è stata l’ennesima frittata, in casa quest’anno è successo troppe volte.
La squadra secondo me ha reagito in maniera scomposta quando è andata sotto, prima ha fatto una partita un po’ chiusa, un po’ bloccata, ma non l’ho vista in difficoltà. Abbiamo subito due situazioni su campo aperto, il problema è stato dopo perché purtroppo la volontà c’era, ma quando si affrontano squadre che si devono salvare e vanno in vantaggio diventa dura.
Spesso questa squadra ha avuto bisogno di schiaffoni per reagire. Onestamente oggi il clima era surreale: una squadra che si ritrova sotto a mezzora dalla fine l’ho vista non riuscire a trovare dentro di sé le motivazioni e la forza, più la forza delle motivazioni, per fare un finale diverso. Poi il 2-0 ti ha tolto, ma non c’eravamo. Situazioni abbastanza confuse e frutto della voglia di rimediare.
Dobbiamo lavorare e guardarci in faccia, mi pare di capire che la situazione in classifica sia esattamente come prima. Bisogna prendere atto che conterà quello che si farà da qui alla fine, purtroppo oggi il Rimini non ha sfruttato la giornata per guadagnare un po’ di margine in più. Non bisogna confondere il percorso fatto dalla squadra con la partita singola, la squadra deve pensare alle prossime cinque partite.
Non mi aspettavo una partita così, magari dove avremmo concesso qualcosa perché scelte sulla carta per osare di più, ma pensavo di metterli più in difficoltà.
La squadra non lavora male e lo spirito tra di loro è positivo, poi quando giochiamo qui sembra che ci pesi tutto e non riusciamo a trovare quella spensieratezza che dovremmo avere. Un conto è dirlo e un conto è entrare dentro le loro teste. Non possiamo dire di averlo fatto oggi”
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