Ballottaggio? meglio la staffetta!
Definita per dieci undicesimi, la formazione toglie comunque qualche ora di sonno al tecnico reggino.
Con Ferrante che ha infilato la spina nelle prese giuste, l’attacco è brindato; a centrocampo si farà perno sul Capitano Jack Bianchi, difesa da cortina di ferro dei bei vecchi tempi.
L’unico dubbio riguarda la porta.
Tozzo: chiamato dal mister a causa dell’infortunio del perfido Minelli (vedi articolo sulle colpe di non essere arrivati primi), si è dimostrato affidabile e in grado di entrare in un contesto difficile, portando serenità e compostezza.
Il cuore vorrebbe Tozzo in porta per coronare una stagione importante dove ha saputo mettere a segno prestazioni, che difficilmente i tifosi del Cesena dimenticheranno.
Lewis: il giovane virgulto, di proprietà del Cesena, ha dimostrato reattività ed esplosività, tanto da meritare la fiducia di tre grandi del ruolo (Rossi, Flavoni e Scalabrelli).
La ragione direbbe Lewis titolare. Un nostro giovane da valorizzare (con un buon playoff i bene informati dicono che possa arrivare una offerta dalla Premier League), che bene ha fatto quando è stato chiamato a dare il suo contributo ad inizio stagione a seguito dell’infortunio di Minelli e poi quando Tozzo ha avuto qualche problema con le spine.
Insomma un bel problema per il mister che si trova dilaniato tra la ragione di Lewis e il sentimento di Tozzo entrambi titolari.
Così nelle notti di sogni, di coppe e di campioni, un’idea sembra farsi strada nella testa del nostro vulcanico allenatore.
Perché creare una fastidiosa tensione con un ballottaggio che potrebbe togliere serenità in un ruolo, così delicato dal punto di vista emotivo?
Toscano è troppo esperto per non capire la delicatezza del portiere e mai farebbe delle scelte intempestive che possano pregiudicare le prestazioni dei singoli e di conseguenza della squadra.
La soluzione potrebbe essere di trasformare il ballottaggio in una staffetta.
Si dice che Toscano l’avrebbe proposta allo staff tecnico e ai dirigenti durante una cena in un noto ristorante di Via Angeloni, in cui è solito desinare, e accolta con favore da tutti i presenti.
Si tratterebbe di far giocare un tempo per ciascuno, sorteggiando l’ordine di lista.
Questa soluzione, oltre a togliere pressione ad entrambi i protagonisti, avrebbe anche il vantaggio di eliminare un cambio, francamente inutile se non dannoso; troppi cinque cambi per i giocatori di movimento, si rischia di creare confusione.
Con questa geniale pensata, come già Valcareggi (ex Vicenza) prima di lui, Toscano sarebbe nella migliore condizione per affrontare vittoriosamente i prestigiosi futuri impegni.
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